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Bologna e Laura Betti
Bologna e Laura Betti
Le geografie di Pasolini di martedì 01/03/2022
calendar_today 01/03/2022 10:31
"Pioniera della contestazione? Sì, ma anche sopravvissuta alla contestazione. Quindi restauratrice di uno stata quo ante. (...) È invecchiata e morta: ma son sicuro che nella sua tomba ella si sente bambina. Ella è certamente fiera della sua morte, considerandola una morte speciale. (...) Ella ha aderito alla sua qualità reale di fossile, e infatti si è messa sul volto una maschera inalterabile di pupattola bionda; (ma: «attenti, dietro la pupattola che ammette di essere con la sua maschera, c’è una tragica Marlene, una vera Garbo»). Nel momento stesso però in cui concretava la sua fossilizzazione infantile adottandone la maschera, eccola contraddire tutto questo recitando la parte di una molteplicità di personaggi diversi fra loro, la cui caratteristica è sempre stata quella di essere uno opposto all’altro. (...) Questo è il necrologio di un’eroina. Bisogna aggiungere che era molto spiritosa e un’eccellente cuoca".
Un estratto dal falso necrologio di Laura Betti che Pasolini scrisse per la rivista Vogue nell'aprile 1971.

FOTO: Quadro di Pier Paolo Pasolini donato da Laura Betti all'Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna.