Pubblica di martedì 19/09/2023
Pubblica di martedì 19/09/2023
calendar_today 19/09/2023 11:01
La scorciatoia costituzionale. Il governo Meloni è quasi pronto con un testo di modifiche alla Carta. La destra ha scelto il premierato (elezione diretta del presidente del consiglio), ma mancano ancora tutti i dettagli. Il testo, di tre o quattro articoli, arriverà tra qualche settimana, ha annunciato la ministra Casellati. Meloni e la maggioranza dicono che le modifiche alla Costituzione servono a garantire la stabilità degli esecutivi. Peccato che lo strumento per la (presunta) stabilità sia una concentrazione di potere in capo al presidente del consiglio. Proprio ciò che il presidente Mattarella ha denunciato come contrario "ai principi fondamentali della democrazia". «Con questo modello – racconta a Pubblica il professor Enzo Cheli, vicepresidente emerito della Consulta – si alterano completamente sia i poteri del parlamento che del capo dello stato. Si alterano i poteri del parlamento perché alle camere si toglie la fiducia che è la chiave del governo parlamentare. Quanto al capo dello stato – prosegue il costituzionalista Cheli – si priva il Quirinale di due poteri: la nomina del presidente del consiglio e lo scioglimento delle camere». Cheli insiste nel denunciare il pericolo di uno stravolgimento degli equilibri stabiliti dalla costituzione del 1948. «Oggi si sta cercando di fare l’opposto di quanto stabilito dal testo di 75 anni fa che, invece, puntava a creare un sistema articolato, pluralista e che aveva al centro il parlamento». Ospite oggi a Pubblica anche la presidente di Libertà&Giustizia, la scrittrice Daniela Padoan, che ci ha raccontato della manifestazione del prossimo 7 ottobre a Roma “La via Maestra”: sarà un corteo a difesa della Costituzione e una richiesta di attuare tutti i principi fissati in quella Carta.