Palestina: vivere nella malattia della guerra
Palestina: vivere nella malattia della guerra
calendar_today 22/05/2019 11:45
Apriamo questa puntata parlando di due fatti recenti di cronaca che raccontano di aggressioni, una mortale, a persone con disagio mentale avvenuti a Manduria e Bologna. A proposito della vicenda di Manduria che ha visto la morte di Antonio Stano, l’Unasam, l’unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, ha anche scritto una lettera aperta chiedendo l’apertura di una inchiesta interna ai servizi di salute mentale e ai servizi sociali della Asl di Manduria. Psicoradio, si unisce a queste parole e tiene alta l’attenzione su questi casi per ribadire che le persone con disturbo mentale sono più spesso vittime che autori di azioni violente... .. Sarò felice di morire nel mio paese,..Di essere sepolta e sciolta sotto la mia terra...Un giorno risorgerò sotto forma di un erba...O di un fiore che verrà gentilmente carezzato..Dalle manine di un bambino del mio paese...Sarò felice e soddisfatta di rimanere,..Non importa se sotto forma di un erba o di un fiore,..Nel grembo benigno del mio paese... ..“Felice nel suo grembo” di Fadwa Tuqan.. ..Nella puntata di questa settimana parliamo della Palestina, dove recentemente è stata raggiunta una fragile tregua, e lo facciamo mettendo in luce danni che la guerra ha provocato e continua a provocare nelle menti di uomini, donne e bambini che crescono e vivono una situazione costante di terrore... ..“Il 70% della popolazione di Gaza è costituita da rifugiati. Quindi parliamo di 12 anni di blocco, durante i quali ci sono state tre operazioni militari su larga scala” è cosi che uno de fondatori di Gaza Mental Health, fondazione che sostiene il Programma di salute mentale nella comunità di Gaza, descrive la situazione in questo territorio ai microfoni di Psicoradio... ..La popolazione di queste zone vive situazioni molto dure. Tra i danni da mettere in conto ci sono la depressione, il lutto e la perdita di lavoro “e poi ci sono le persone che sono rimaste traumatizzate dalle aggressioni provocate dall'esercito israeliano”, continuano i referenti di Gaza Mental Health, Yasser Abu Jamei e Mohammed Abu Shala... ..“La Palestina è un luogo di grandi ingiustizie: è un popolo a cui sono state tolte la loro terra e le loro case” spiega Luisa Morgantini, presidente di Asso Pace Palestina, a proposito della situazione nella striscia di Gaza. Così le abbiamo chiesto come sia possibile che un popolo che ha subito secoli di persecuzioni, sia capace a sua volta di infliggerle ad altri... ..“Il popolo israeliano è diviso ormai in due: c’è chi dice persecuzione mai più a nessuno, e questi sono gli ebrei che vogliono vivere nella terra con i palestinesi senza cacciarli. Chi invece dice persecuzione mai più a me questi invece sono gli ebrei estremisti, dove l’altro non esiste più, ma esisto solo io. Questi non vogliono vivere con i palestinesi perché la terra promessa è solo loro” risponde la presidente di Asso Pace Palestina, ricordando le parole di un suo amico ebreo.....PSICOAPPUNTAMENTO..Mozart 14: un pianoforte silenzioso nella notte bolognese....Un pianoforte silenzioso suona nella notte bolognese. È quello che accadrà sabato 25 maggio alle 21, in piazza Santo Stefano a Bologna, dove l’associazione Mozart 14 organizza insieme a Yamaha Music Italia il “Yamaha Silent Wifi Concert” udibile solo attraverso cuffie speciali. L’ingresso è gratuito e le donazioni saranno devolute al progetto Tamino, con il quale l’associazione Mozart 14 porta la musica nei reparti pediatrici e neonatali degli ospedali.