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La musica esce dalle sbarre
La musica esce dalle sbarre
calendar_today 09/05/2018 09:00
Il laboratorio musicale Leporello “Chiusi dentro questa stanza senza libertà, quando esco di qua cambio dignità” è un verso tratto dalla canzone Diamanti, uno dei pezzi composti dai ragazzi che partecipano al laboratorio musicale Leporello all’interno del carcere minorile del Pratello di Bologna...Mozart 14 è un’associazione nata nel 2014 in onore del grande direttore d’orchestra Claudio Abbado, dopo la sua morte: entra in luoghi chiusi e tristi come le carceri, ad esempio l’istituto penale minorile del Pratello e il carcere della Dozza di Bologna, e porta musica, vita, discussioni. Psicoradio ha intervistato Matilde Davoli coordinatrice dei progetti Leporello e Papageno e Francesca Casadei che si occupa invece della comunicazione, ufficio stampa, relazioni esterne dell’associazione Mozart 14.....Leporello nasce nel 2015 sull’onda del progetto del coro Papageno che già operava all’interno del carcere della Dozza. Il Leporello è un laboratorio di musicoterapia che si svolge per due ore ogni settimana, in cui alcuni ragazzi detenuti suonano insieme e scrivono e compongono canzoni con la tecnica del songwriting con l’aiuto dei musicoterapeuti. I giovani che prendono parte al progetto ed hanno mediamentre tra i 14 e i 18-19 anni, arrivano da ogni parte del mondo (Nord Africa, Est Europa e così via) e sono di volta in volta in numero variabile: “C’è anche un piacere nel portare dentro dei ritmi e delle sonorità che sono tipiche della loro cultura e del loro popolo” racconta Francesca Casadei. “Ogni ragazzo predilige uno strumento: c’è chi si avvicina alla batteria, chi allo djambe, chi alle maracas o i bonghi” dice Matilde Davoli. I ragazzi in un primo momento iniziano suonando insieme liberamente “perché la capacità di ascoltarsi ed esprimere se stessi , ma anche di ascoltare l’altro, è alla base del Leporello”. Secondo la coordinatrice “fare musica insieme facilita condivisione, convivenza ed integrazione” . “E per restare in piedi mi spacco anche le ossa, se torno indietro è solo perché prendo la rincorsa” è un verso tratto da un brano particolarmente carico di significato che ben rende l’idea di quanto sia importante per questi ragazzi potersi esprimere in musica e parole.