Le intimidazioni mafiose: storie di imprenditori che resistono
Le intimidazioni mafiose: storie di imprenditori che resistono
calendar_today 27/04/2017 00:00
Ottavo appuntamento del nuovo ciclo “Lezioni di antimafia” ideato dalla Scuola di Formazione “Antonino Caponnetto” e coordinato da Lele Liguori. La lezione è stata tenuta da Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi (Reggio Calabria). La sua è una storia di liberazione, di riscatto dal potere criminale della ‘ndrangheta. Una storia “normale”, “semplice”, senza eroismi, ci tiene a sottolineare. Gaetano Saffioti, dopo anni di minacce, estorsioni, ricatti da parte degli uomini della ‘ndrangheta, decide nel 2002 di denunciare alla magistratura gli esponenti delle famiglie criminali che lo taglieggiano. Dopo quella denuncia – racconta l’imprenditore calabrese - «sono diventato un uomo libero», libero di scegliere anche di non abbandonare la sua Palmi: «ho voluto restare nella mia terra per dimostrare di essere una risorsa». Da quel 2002 Gaetano Saffioti vive sotto scorta con la sua azienda – oggi ritornata ad essere florida, dopo un primo momento di crisi – trasformata in quello che l’imprenditore calabrese ha descritto come un «un bunker, un avamposto in terra di ‘ndrangheta». La sua libertà di scegliere, la sua decisione di dire no alle vessazioni delle famiglie mafiose è lontana dai luoghi comuni dell’eroismo. «Non pensate che io sia un eroe o sia coraggioso. Io sono solo una persona normale», dice. «Se pensate di avere paura, la paura di ritorsioni, di perdita di denaro, degli affetti, del lavoro, sappiate che la paura non si vince con il coraggio. Per vincere la paura serve una paura più forte. Allora: cosa ti fa più paura? Le ritorsioni, perdere il lavoro oppure fa più paura avere sulla coscienza il non aver fatto niente per cambiare le cose e lasciare in eredità per chi verrà dopo di te questo mondo malato? Nel mio caso è stata la seconda cosa». La lezione di Gaetano Saffioti si è svolta nell’Auditorium di Radio Popolare il 26 aprile 2017.