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Europa, la grande trattativa è iniziativa. In gioco non solo la Grecia. Intervista con Giovanni Dosi.
Europa, la grande trattativa è iniziativa. In gioco non solo la Grecia. Intervista con Giovanni Dosi.
calendar_today 26/02/2015 00:00
Il governo Tsipras ha presentato il suo piano per ottenere i finanziamenti europei. L'Europa ha dato ad Atene una prima risposta positiva. Più critici i rilievi di Bce e Fmi. E' il punto di partenza di una trattativa tra Atene e i governi europei che dovrebbe durare due mesi (entro fine aprile) e trasformare la proposta greca in un vero e proprio accordo. Sarà una trattativa in cui in gioco non c'è solo la Grecia, ma anche il futuro dell'Unione Europea. Ospite di Memos è Giovanni Dosi, economista, direttore dell'istituto di Economia della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Dosi, insieme ad altri 300 economisti europei, ha firmato un appello ai governi europei (vedi Memos del 10 febbraio scorso) a favore del governo greco: «una politica di minacce, di ultimatum, di ostinazione e di ricatti – scrivono gli economisti - significherebbe agli occhi di tutti il fallimento morale politico ed economico del progetto europeo». A Memos Dosi definisce, anche con un po' di ironia, un successo il progetto di Atene: «E' un documento che solo i migliori democristiani italiani di cinquant'anni fa sarebbero riusciti a scrivere così! E' un documento importante per la Grecia perchè quegli aspetti contenuti nel progetto, e che sembrano concessioni, in realtà sono cose che la Grecia deve fare in ogni caso, con o senza l'Europa: far pagare le tasse, eliminare il contrabbando, eliminare i prepensionamenti generosi nel pubblico impiego e nelle banche. Se Tsipras avesse detto “aumentiamo l'iva”, allora sarebbe stata una sconfitta». Gli altri governi europei, alla fine, accetteranno il progetto di Atene o un compromesso su quel testo? «Secondo me sì, a meno che non prevalga l'isteria rigorista tedesca. Alla fine, tutti lo sappiamo, la Grecia non riuscirà a pagare il proprio debito. Quindi i prossimi mesi di trattativa dovranno essere dedicati alla ristrutturazione generale del debito greco».