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Grecia e profughi: perchè l'Europa ha bisogno di trasformare la politica in emergenze?
Grecia e profughi: perchè l'Europa ha bisogno di trasformare la politica in emergenze?
calendar_today 15/06/2015 00:00
Oggi proviamo a mettere insieme i pezzi di un ragionamento che portano da Atene, dal governo Tspiras, alla frontiera franco-italiana di Ventimiglia, dalla stazione centrale di Milano alle stanze della Commissione europea di Bruxelles. L'ospite di Memos è Mario Deaglio, economista, ha insegnato per anni economia internazionale all'Università di Torino. A lui abbiamo girato un paio di interrogativi che tengono insieme la vicenda greca di questi mesi con la frontiera di Ventimiglia di queste ultime ore, dove alcune decine di profughi sono stati respinti dalle autorità francesi. Com'è possibile che i 5 miliardi di euro che il governo di Atene deve al FMI e alla Bce (1,5 miliardi entro il 30 giugno più altri 3,5 miliardi il 20 luglio) stiano rischiando di far saltare la moneta unica, quando sono stati spesi centinaia di miliardi di euro di denaro pubblico dall'inizio della crisi? Com'è possibile che alcune centinaia di persone – richiedenti asilo degne di ogni rispetto e aiuto – stiano mettendo in subbuglio un intero continente da mezzo miliardo di persone, quale è l'Unione europea, con la Francia che respinge i profughi, l'Italia che annuncia “piani B” dal sapore ritorsivo e Bruxelles che non riesce ad imporre agli stati membri un giusto criterio di solidarietà nell'accoglienza dei richiedenti asilo?