La sentenza Mannino e la trattativa stato-mafia. Intervista con Salvatore Borsellino
La sentenza Mannino e la trattativa stato-mafia. Intervista con Salvatore Borsellino
calendar_today 05/11/2015 00:00
«Sono anni – dice Borsellino - che lotto per la verità e la giustizia per la strage di via d'Amelio. Da anni sostengo che ad accelerare l'assassinio di mio fratello è stato il fatto che si era messo di traverso rispetto a questa trattativa, non appena l'aveva conosciuta. E a quel punto per portare avanti quella trattativa è stato necessario eliminarlo. Ieri mi sono sentito mancare il terreno sotto i piedi, ho pensato in un primo momento che questo significasse un cadere di tutte le ipotesi sulla trattativa». Salvatore Borsellino solo in un secondo momento racconta di essersi sentito meno disorientato. «Esaminando poi, e leggendo più nel dettaglio sulla sentenza, ho visto che non si nega l'esistenza della trattativa, ma solo che Mannino vi abbia partecipato. Implicitamente la sentenza ammette l'esistenza della trattativa, anche se dovremo leggerne le motivazioni». In ogni caso Salvatore Borsellino non nasconde l'amarezza per le conseguenze la sentenza Mannino potrà avere. «Di una cosa mi sono reso conto, ieri: non basteranno gli anni che ancora mi restano da vivere per vedere la verità e la giustizia sulla strage di via d'Amelio. L'Italia è un paese in cui a decenni di distanza non si è ancora arrivati alla verità sulle tante stragi di stato. Gli anni della mia vita che mi restano non mi permetteranno di vederla, la verità. Ma questo non significa che verità e giustizia alla fine non verranno fuori».