Mediaset e Lega, le uniche ditte ora in movimento della destra in Italia. Intervista con Eric Jozsef.
Mediaset e Lega, le uniche ditte ora in movimento della destra in Italia. Intervista con Eric Jozsef.
calendar_today 03/03/2015 00:00
Silvio Berlusconi tra meno di una settimana, il 9 marzo, finirà di scontare la pena per la condanna definitiva per frode fiscale. L'ex capo del governo si libera così di un peso, ma altri ne restano: l'incandidabilità fino al novembre del 2019 e poi un partito, Forza Italia, logorato da uno scontro, oramai lungo, tra i vari gruppi e cerchie di potere. Nella paralisi del partito l'unica cosa che si muove, in quella che era la galassia della destra berlusconiana in senso stretto, sono le aziende del leader di Forza Italia: tra cessioni di partecipazioni per far cassa (quasi l'8% di Mediaset) e gli annunci di campagne acquisti (Rcs Libri e RaiWay), Fininvest e Mediaset stanno cercando in queste ultime settimane nuove posizioni di potere e di influenza, non solo economica e finanziaria. L'altro polo in movimento nella destra italiana è quello leghista, con un Matteo Salvini che non si capisce ancora se brilli di luce propria o di quella riflessa dalla debolezza politica di Berlusconi. Il lessico profondo, viscerale, della destra salviniana – al di là delle incipriature mediatiche - resta quello ruvido del ceppo originario del Carroccio: un lessico fascistoide o fascista dove impera la cultura del capro espiatorio da individuare e colpire (“gli immigrati, terroristi o portatori di malattie”) e del popolo da discriminare su base etnica (“i rom ladri”). Di tutto questo Memos ha parlato oggi con Eric Jozsef, giornalista, corrispondente da Roma del quotidiano francese Liberation, autore di un libro uscito di recente che si intitola: “Il vero Berlusconi. L'uomo, l'imprenditore, il politico”(Cavinato). E' un libro-intervista a Dario Rivolta, dirigente di Forza Italia della prima ora, capo dello staff di Berlusconi per una decina d'anni, fino al '94, tra i fondatori di Forzitalia.