Bird Lives! - Charlie Parker Plays Cole Porter
Bird Lives! - Charlie Parker Plays Cole Porter
calendar_today 31/03/2025 23:00
Settant'anni fa, il 12 marzo 1955, moriva a soli 34 anni Charlie Parker, una delle figure in assoluto più straordinarie e più adorate della vicenda del jazz: la morte di Parker, mito gigantesco, è un trauma terribile, e sui muri di New York compaiono le scritte: "Bird Lives!", "Bird - soprannome di Parker - vive!". Ricordiamo Charlie Parker a settant'anni dalla scomparsa con l'ultimo album a cui lavorò, inciso nel '54, che è stato pubblicato con titoli diversi, The Cole Porter Songbook, oppure Charlie Parker Plays Cole Porter. La formula dell'album dedicato ad un songbook si afferma con l'imporsi a partire dalla prima metà degli anni cinquanta del nuovo formato dell'Lp, che consente di svilupparla in modo consistente. Il grande impresario e produttore discografico Norman Granz ha l'idea di far realizzare a Parker un album consacrato ad uno dei massimi autori del "Great American Songbook"; le due sedute si tengono nel '54, dunque questo progetto precede quello degli album che sul Great American Songbook Granz fa realizzare a Ella Fitzgerald, il primo dei quali - proprio dedicato a Cole Porter - viene inciso nel '56: se Parker non fosse mancato, il suo album sarebbe con tutta probabilità uscito prima di quello della Fitzgerald. Avrebbe dovuto esserci almeno una terza seduta, che però non si tenne perché Parker in marzo morì: la sua session del dicembre del '54 per questo album finì per essere la sua ultima registrazione, in studio o dal vivo. Benché non ci fosse materiale a sufficienza per un Lp, Granz mantenne comunque il progetto di un album su Cole Porter, utilizzando delle tracce alternative: ogni improvvisazione di Parker era preziosa, e l'interesse per Parker e la forza del suo mito aprirono la strada alla pratica allora pionieristica degli album con tracce alternative. L'album uscì come Lp a 12 pollici nel '57, l'anno dopo quello della Fitzgerald. A cura di Marcello Lorrai.