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Louis Moholo: dall'esilio alla leggenda (5)
Louis Moholo: dall'esilio alla leggenda (5)
calendar_today 19/06/2017 09:00
Prima dei Blue Notes, dal Sudafrica è arrivato in Europa il bassista bianco Harry Miller: nato nel 1941, Miller approda a Londra nei primi anni sessanta con il tastierista Manfred Mann. Cofondatore alla fine degli anni cinquanta di una delle prime band sudafricane di rock'n'roll, Mann ha però un background come pianista di jazz, e ha introdotto Miller alla musica neroamericana. Miller trova lavoro sui transatlantici, e a New York ha l'opportunità di ascoltare Ornette Coleman, che, assieme a Coltrane, diventa per lui un'ispirazione fondamentale. Quando i Blue Notes arrivano a Londra, Miller li aiuta nel loro difficile inserimento nella nuova realtà. Quando poi Louis Moholo rientra in Gran Bretagna dall'America latina, Miller e Moholo formano una combinazione contrabbasso/batteria di incredibile energia e creatività, che sarà richiestissima nel campo della musica improvvisata europea, che ha cominciato ad emergere proprio più o meno in coincidenza con l'arrivo dei Blue Notes in Europa, e che proprio in Gran Bretagna fra il '63 e il '65 vive alcune delle sue esperienze fondative. Uno dei sodalizi cruciali di Miller e Moholo è quello in trio con uno dei più forti improvvisatori della scena britannica, l'altosassofonista Mike Osborne: la prima registrazione in cui sono documentati come trio è dell'agosto del '70, a Londra.