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Louis Moholo: dall'esilio alla leggenda (3)
Louis Moholo: dall'esilio alla leggenda (3)
calendar_today 05/06/2017 09:00
Dopo il massacro di Sharpeville del '60, e con una legislazione che in maniera sempre più stringente ostacola l'interazione fra individui di differenti "gruppi razziali", la situazione dei Blue Notes diventa sempre più difficile e pericolosa. Con un bianco fra i suoi membri - Chris McGregor - la composizione mista del gruppo è fonte di problemi estenuanti. I Blue Notes si rendono conto di mettere a rischio non solo la propria sicurezza, ma anche quella di chi viene ad ascoltarli: ma non vogliono smettere di fare musica insieme, e cominciano a ritenere imperativo espatriare. Nelle incisioni realizzate dai Blue Notes all'inizio del '64 si configura via via la fisionomia con cui la formazione si presenterà in Europa: al piano c'è Chris McGregor, al sax alto Dudu Pukwana, al sax tenore Nick Moyake, alla tromba Mongezi Feza; poi Louis Moholo subentra alla batteria, rimpiazzando Early Mabuza. Ormai alle soglie della partenza per l'Europa, dove sono stati invitati a suonare al prestigioso festival di Antibes, i Blue Notes si ritrovano con il contrabbassista Sammy Maritz malato: ingaggiano allora Johnny Dyani, un contrabbassista giovanissimo - ha solo sedici anni - ma che sa il fatto suo.