arrow_back_ios Clip
Via D'Amelio, 33 anni dopo: intervista a Roberto Scarpinato
Via D'Amelio, 33 anni dopo: intervista a Roberto Scarpinato
mafia
calendar_today 18/07/2025 14:14
19 luglio 1992, la strage di via d’Amelio a Palermo. Il giudice Paolo Borsellino viene ucciso in un attentato insieme ai suoi agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosìna, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traìna.
A 33 anni dalla strage nuove polemiche segnano l’anniversario.
La prima. L’Associazione dei parenti delle vittime delle mafie ha protestato una decina di giorni fa contro il governo Meloni per aver trasferito 43 milioni di euro dal fondo per le vittime delle mafie al finanziamento dei giochi olimpici di Milano-Cortina.
La seconda vicenda – la principale – è quella che riguarda la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie, presieduta da Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia, fidata collaboratrice di Giorgia Meloni sui temi della criminalità organizzata.
La Commissione antimafia è bloccata per un veto della maggioranza di destra contro due suoi componenti dell’opposizione, i senatori dei Cinque Stelle ed ex magistrati Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho. In particolare, l’ex procuratore generale di Palermo Scarpinato è osteggiato dai parlamentari della destra perché le sue denunce sulle stragi del 1992-93 coinvolgono anche esponenti dell’estrema destra e dell’eversione nera.
Roberto Scarpinato è stato ospite oggi a Summertime. Lo ha intervistato Andrea Monti.